SOSTENIBILITA’

Cosa vuol dire voler essere sostenibili oggi.

L’attuale sistema produttivo ed economico sta mostrando da diversi anni la sua insostenibilità da diversi punti di vista: ambientale, basando ogni ciclo produttivo sull’estrazione (del petrolio a livello energetico, del suolo a livello alimentare, dei minerali a livello materiale) e sulla produzione di rifiuti da smaltire, non consentendo una sostenibilità a lungo termine dell’ambiente; sociale, non considerando il valore socio-culturale di alcuni processi produttivi (in primis quello agricolo, ma non solo) che in passato hanno svolto la funzione di collante sociale di piccole comunità; economica, spostando le risorse dalle comunità a cui appartengono per accentrarle su pochi soggetti.

Tularù è una risposta concreta (in primo luogo di 2 persone ma progressivamente di un gruppo di persone) per soddisfare l’esigenza di uscire dal paradigma estrattivo su cui è basata la società contemporanea. Avendo avuto la possibilità di utilizzare un fondamentale mezzo di produzione come la terra, l’intenzione era di riprendersi la responsabilità di curarla e rigenerarla e di condividere tale responsabilità con il territorio.

Concretamente, abbiamo individuato diverse tecniche per tendere verso la sostenibilità:

AMBIENTALE – Attraverso la tecnica del pascolamento razionale Voisin, che con un sistema di rotazione del pascolo, lo sviluppa e migliora notevolmente (inclusa la sua capacità di trattenere CO2).

Attraverso l’implementazione di una vasca di fitodepurazione, che depura tutte le acque dell’azienda e le rende nuovamente disponibili per una fertirrigazione.

Attraverso la costruzione del termocompost, che riutilizza gli scarti delle potature e la pulizia del bosco per ottenere acqua calda e un ottimo ammendante per l’orticoltura, in grado di far risparmiare il 70% dell’acqua.

Attraverso l’uso di sementi autoctone, di minore resa ma di maggior qualità e di maggior rusticità e adattabilità al territorio.

Attraverso il ripensamento energetico dell’azienda che con fotovoltaico, solare termico e pirolisi a fiamma rovesciata, copre tutte le sue esigenze energetiche con le rinnovabili.

Attraverso l’uso dell’Agricoltura Organica Rigenerativa, che in diversi modi punta alla rigenerazione della sostanza organica presente nel suolo.

SOCIALE – Attraverso il coinvolgimento diretto del territorio nella costruzione delle attività che si fanno a Tularù, con eventi sia ricreativi che formativi come la Festa della Mietitura, in collaborazione con diverse realtà del territorio, la scuola natura per i bambini, insieme a Postribù Onlus, rassegne cinematografiche, presentazioni di libri, corsi di bioedilizia, di agricoltura, ecc.

Attraverso programmi di inserimento lavorativo per giovani (come il Torno Subito), programmi di volontariato (come il wwoofing o il campo di volontariato internazionale), programmi di inserimento lavorativo per rifugiati, in collaborazione con enti e ONG.

Attraverso la costruzione di filiere produttive territoriali, che lasciano nel territorio il valore aggiunto della trasformazione dei prodotti.

ECONOMICO – Attraverso la chiusura interna, o attraverso filiere territoriali, dell’intero processo produttivo (produzione, trasformazione, vendita al dettaglio), il valore aggiunto della merce rimane in azienda o nel territorio e viene reinvestito per il miglioramento ambientale e produttivo. In questo modo anche una scarsa produzione a causa del terreno montano e marginale, raggiunge la piena sostenibilità economica.

A CHE PUNTO SIAMO?

A tre anni e mezzo dall’apertura dell’azienda, i risultati più evidenti sono relativi alla fertilità dei suoli nei punti che sono stati lavorati con il pascolamento razionale e con l’Agricoltura Organica Rigenerativa e alla fertilità delle relazioni sociali avviate con le varie aziende e associazioni che, se pur ancora in forma di germoglio, hanno un grande potenziale sociale.

A Tularù organizziamo corsi di bioedilizia o semplicemente attività di costruzione collettiva.

Organizziamo anche attività per scuole, dal nido agli istituti superiori.

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